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MIRACOLO BEE VOLLEY: l'intervista. Capone: "il sogno è portare la grande pallavolo a Lecce"

Sta volando in campo maschile e femminile: focus sulla Bee Volley, "fenomeno" della Serie D

LECCE - Sabrina Capone e Stefano Mariano stanno portando avanti il loro sogno, che sta coinvolgendo molti sportivi e appassionati della pallavolo leccese. In appena 3 anni il progetto Bee Volley Lecce ha spiccato il volo e nell'anno della verità e della consacrazione sta dimostrando la solidità di un'idea seria e concreta. A raccontarci tutta la storia è proprio Sabrina Capone, che SoloLecce.it ha intervistato per gli amanti del volley (FOTO SOPRA LE RAGAZZE IN CAMPO IN SERIE D, STESSA CATEGORIA DEI RAGAZZI, FOTO SOTTO).

Progetto - "Il progetto Bee nasce nella stagione sportiva 2013/2014. Gioco e amo la pallavolo con tutta me stessa ancora da prima di quell'anno, ovviamente, ma un pomeriggio ricevetti una telefonata con cui mi venne chiesto di unire le forze a quelle di Stefano Mariano, socio fondatore insieme a me della Bee Volley. Da allora eccoci qua".

Perchè Bee - "Il nome? Volevamo un animale che rappresentasse la nostra terra, e per non scegliere lupi e tarantole che si vedevano ovunque scegliemmo l'ape. Il logo è stato disegnato da un pittore. Siamo convinti che la comunicazione e l'identificazione con la maglia, la squadra, i suoi simboli siano molto importanti".

Obiettivi - "Abbiamo costruito la rosa di Serie D femminile con l'obiettivo di fare il salto di categoria, mentre in campo maschile il compito minimo di inizio stagione era e resta quello di conservare la categoria e creare un vivaio che sino all'anno scorso non avevamo. Piano piano, con moltissimi sacrifici ci stiamo riuscendo: per la guida tecnica ci siamo rivolti a Diego Vannicola, un tecnico valido e con esperienza con i giovani e con i più esperti".

Sogni - "Ne abbiamo tanti, ma il principale è quello di portare la pallavolo di alto livello a Lecce, che oramai manca da anni. Una serie nazionale che sia maschile o femminile poco importa, vorremmo che i leccesi amassero di più questo sport, e speriamo di riuscirci".

Mistero - "E poi abbiamo un altro piccolo sogno ma lo teniamo custodito gelosamente e in pochi, per scaramanzia. Un giorno speriamo di poterlo rivelare".

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