L'ITALIA HA DETTO "NO" AL MONDIALE. Gravina: "impossibile farlo con di mezzo la dittatura saudita e il caso Regeni"
La FIGC salta anche questo appuntamento nel 2030, oramai a 40 anni da Italia '90
ROMA - La FIGC ha rifiutato l'organizzazione dei Mondiali 2030 che si sarebbero dovuti dividere tra Italia, Egitto e Arabia Saudita.
Lo ha detto ai giornalisti il Presidente della FIGC Gabriele Gravina che ha giustificato il rifiuto dell'Italia a sostenere un dossier di candidatura a 3 con i due paesi, uno africano e uno asiatico, sulla base di “questioni morali che non possono essere superate”, ha detto Gravina.
L'Italia ha detto “no” all'organizzazione del Mondiale successivo a quello americano (nel 2026 i Mondiali saranno sempre a 3 ma tra Stati Uniti, Canada e Messico) a seguito della mancata soluzione del caso Regeni con l'Egitto e del mancato riconoscimento dei diritti civili, sociali e di cittadinanza per le minoranze politiche e soprattutto per le donne nel regime saudita assolutistico di Re Salman d'Arabia Saudita.
Per la logica dell'alternanza tra confederazioni e continenti perso questo “treno” il nostro Paese non potrà ospitare i Mondiali prima del 2042, visto che le edizioni del 2034 e del 2038 andranno a continenti diversi da quello europeo per il principio della rotazione imposto dalla FIFA.
Commenti