BUDAPEST - Trovarsi sul tetto del mondo a 17 anni.

Benedetta Pilato ha fatto impazzire il Salento e l'Italia, in una giornata trionfale per i colori azzurri ai Mondiali di nuoto di Budapest dove la giovane salentina è oro nei 100 metri rana.

Una vittoria in rimonta, tutta d'un fiato sulle avversarie partite meglio in vasca, e poi tante lacrime sul podio all'inno di Mameli.

Tutto talmente grande per una nuotatrice che già a 14 anni e 6 mesi dalla sua Taranto era arrivata a debuttare ai Mondiali precedenti battendo il record di precocità azzurro di una certa Federica Pellegrini.

Anni di pressioni, fari puntati dei media, anni non facili da gestire per chi ha 15 e poi 16 anni, ma Benedetta ha risposto alle ansie di tutta Italia con un record del mondo sui 50 rana (29'' e 30 centesimi) e tantissime, troppe medaglie giovanili, dove oramai era inutile competere.

Nel 2019 come detto l'esordio ai Mondiali di Corea del Sud, il record italiano nella sua specialità, una medaglia d'argento. Ora il sogno che diventa realtà, il metallo più pregiato, sul tetto del nuoto mondiale partendo da un Salento che in questi anni ha fatto fatica ad avere anche le piscine giuste, le strutture adatte e regolamentari per far crescere questo talento.

La Pilato è la prima minorenne a vincere i 100 metri rana in una rassegna iridata, prima di lei nessuna ragazza sotto ai 18 anni in questa specialità aveva raggiunto l'oro nella storia del nuoto.