LA DESIGNAZIONE. Rocchi rilancia l'eterna promessa. GIUA per un delicatissimo Lecce-Fiorentina. LA SCHEDA
Il giovane fischietto sardo sembrava destinato a una carriera brillante, diventata invece un eterno "galleggiare" sopra la mediocrità
ROMA - Sarà addirittura la 16° volta con lui a dirigere il Lecce, dalla C alla A.
Il designatore della CAN di A e B Rocchi della Sezione AIA di Firenze ha scelto il fischietto sardo Antonio Giua della famiglia arbitrale di Olbia per questo delicatissimo Lecce-Fiorentina di venerdì alle 20.45 al “Via del Mare”.
Per Giua è come detto la 16° volta con in campo il Lecce, squadra che il giovane ingegnere ha diretto dalla C alla A, in tutte le categorie.
Arbitro dalla stagione sportiva 2002/2003, classe 1988, Giua approda a livello nazionale già nel campionato 2010. Nel 2013 lascia la Serie D per approdare in CAN Pro e 4 anni dopo ottiene la promozione in Serie B emergendo tra i migliori prospetti dell'AIA. In B continua l'ascesa, resta soltanto 2 anni poi viene promosso direttamente in “Paradiso”, nella CAN A, dove milita a disposizione della massima Commissione dall'estate del 2019, praticamente 31enne.
Tappe bruciate una dietro l'altra che hanno finito anche per condizionare la crescita di Giua, ritrovatosi in A così presto da restare a lungo impantanato in black-out e prestazioni negative che ne hanno frenato il cammino ad altissimi livelli.
Con il Lecce, dicevamo, 15 precedenti con un bilancio di 6 vittorie giallorosse, 5 pari e 4 sconfitte dei salentini che con Giua in campo hanno collezionato in tutto 38 cartellini gialli (nel conteggio anche due doppi gialli, a Papini e Kaba), la media di 2,5 cartellini a partita.
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