PECCATO MARCO: quanti calcoli e consigli sbagliati. LE CIFRE. Due anni con la valigia, ma nessuno offre quanto il Lecce...
Il capitano a un bivio: solo un ridimensionamento d'ingaggio potrebbe portarlo altrove. Il retroscena
LECCE - SPAL, Frosinone, Salernitana quest'estate, nella scorsa il Monza e un pensierino dell'amato Cagliari: tutti cercano Mancosu, almeno a parole, nessuno mette mano al portafoglio.
Da qualche giorno l'oramai ex capitano del Lecce e il suo agente Grimaldi sono alla ricerca di una sistemazione almeno di pari livello contrattuale rispetto al trattamento rinnovato all'inizio della stagione scorsa con il Lecce, con un +80mila Euro netti subito all'anno rispetto al precedente ingaggio.
Un aumento, quello accettato l'estate scorsa dal Lecce per mettere fine ai “mal di pancia” da dopo-retrocessione e che ha portato l'allora capitano sulle soglie massime d'ingaggio consentite per la B, che lo ricordiamo nella parte fissa non può superare i 300mila Euro. Mancosu è lì vicino.
Niente, non succede niente nonostante il Lecce abbia messo via anche la (legittima) pretesa di riscuotere la clausola rescissoria sul cartellino del calciatore (oltre 2 milioni di Euro per liberarlo subito).
E così il numero 8 del Lecce sta scoprendo sulla sua pelle che non esiste il “Paradiso” sportivo in una B con pochi denari. Tutti dimostrano grandissimo apprezzamento verso le sue indiscutibili doti tecniche, tutti lo vogliono, nessuno se lo piglia.
La sensazione è che il “caso” non sia di facile soluzione: accontentare Mancosu è praticamente impossibile nel calcio devastato dalla pandemia, solo un colpo di fortuna di mercato potrebbe agevolare la cessione e la firma con un altro club.
Ma è impossibile immaginare ad oggi che Mancosu possa essere trattato come a Lecce a qualunque latitudine. Una conclusione a cui stanno arrivando tutti, semplicemente constatando la realtà.
Una conclusione a cui poteva arrivare da solo anche Mancosu: nel calcio delle bandiere ammainate, del business a tutti i costi la sua storia con il Lecce aveva le stimmate morali per essere diversa, per fare un salto nella “Hall of Fame” giallorossa, in mezzo ai grandi, in mezzo agli uomini-record con questa maglia. E invece sono due anni che ci si fossilizza su qualche decina di migliaia di Euro a stagione avanti e indietro. Peccato.
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