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A Lecce l'allenatore è... nel pallone

Con Tesoro non resiste nessuno

LECCE - Tesoro peggio di Zamparini. E' un "mangia-allenatori".

Abbiamo fatto un viaggio nel passato recente della storia del Lecce, andando a vedere quelli che sono stati gli andamenti dei 6 allenatori che in questi anni si sono susseguiti sulla panchnina giallorossa.

In 5 hanno avuto il compito di dirigere la squadra guidata dalla famiglia Tesoro e tutti hanno un punto in comune: sono stati esonerati nel momento in cui la loro media punti è stata inferiore ai due punti a partita.

Il 1° a capitolare è stato Franco Lerda nella stagione 2012/13 quando in 20 giornate aveva totalizzato 34 punti con una media di 1,7 a partita, un risultato che ha portato in panchina Toma, dal quale ci si aspettava una rivoluzione prima nel gioco e poi nei risultati. Niente di tutto ciò, infatti il tecnico salentino è stato sollevato dall'incarico a pochi giorni dai play off: in 13 gare ha raccolto 24 punti con una media di 1,8 a partita.

Discorso a parte per Gustinetti che nella girandola di allenatori ha guidato il Lecce solo nell'appendice del campionato, senza riuscire a traghettare la squadra alla promozione e meritarsi così il prolungamento del contratto: per il tecnico bergamasco bilancio amaro, 2 pareggi, 1 vittoria e 1 sconfitta.

A questo punto la famiglia Tesoro ascolta la piazza e affida le chiavi del Lecce a un leccese doc, Francesco Moriero, ma il suo è un fallimento clamoroso, 4 partite0 punti, la media è facile. Con un occhio al libro paga si sceglie di far tornare in sella Franco Lerda che ha il merito di rimettere la squadra in carreggiata con una rimonta eccezzionale: in 29 partite ottiene 61 punti e conquista la qualificazione ai play off che sembrava un miraggio dopo l'avvvio disastroso (2,1 i punti a partita in media). Ma un altro epilogo "tragico" attende il Lecce, nella fatale trasferta di Frosinone, in cui anche il tecnico si abbandona a istinti extra-calcistici.

Lerda nonostante tutto resta, ma qualcosa si blocca nella stagione successiva, l'attuale: sconfitte pesanti a Messina, Martina Franca, Ischia e poi l'esonero: sino a quel punto 4° posto in classifica, 31 punti in 18 gare. 1,7 la media punti.

Sotto l'albero di Natale arriva il tricologico Pagliari che in 5 gare ottiene 8 punti, 1,6 a partita.

Bollini è avvisato: vietato scendere sotto la media dei 2 punti a partita, altrimenti il ritornello sarà lo stesso dei suoi predecessori: ESONERO!

 

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