LECCE - La foto sopra sembra di dieci anni fa, invece è di due mesi fa: è il Lecce felice per la vittoria del campionato Berretti...

Quella che sottoponiamo è una questione facile facile, di dati di fatto, non di interpretazioni faziose, anzi, si tratta di essere costruttivi nell'inserire un tema di dibattito per il ruolo che ci spetta.

Abbiamo dato il benvenuto per primi ai vari Megelaitis, Valeri e Riccardi, profili certamente importanti, le cui future (possibili e non certe) acquisizioni potranno dare giocatori "pronti" alla causa giallorossa.

Sì, sono pronti, è vero, ma i nostri, quelli che abbiamo già, quando diventeranno pronti se in campo non ci vanno mai?

Il prossimo anno nel campionato Berretti saranno di scena i ragazzi nati nelle annualità 1999 e 2000, dunque i 1998 sono già "vecchi" per il settore giovanile e si stanno guardando attorno. Anche perchè il Lecce ha deciso di puntare su pochissimi, preferendo gli inserimenti da fuori che abbiamo citato e lasciando in svincolo Mosca, Rosafio, Mangione, Maiolo, Pasculli, Delle Donne, Perrone, Zappulli, Molfetta e Marti. Tutti i titolari o le alternative della Berretti vincitrice del suo girone nazionale dello scorso anno e poi eliminata nel gironcino degli Ottavi di Finale da Catania e Paganese. Clamorosi poi i casi di Morello e Cassano, lasciati liberi di accasarsi altrove, anche loro svincolati (Morello solo due anni fa aveva giocato un campionato intero da titolare a Nardò in Serie D, arrivando alle finali play off per la Lega Pro).

Il Lecce si è tenuto i soli Morra (contratto di addestramento tecnico, in prestito al Picerno, Serie D), Muci (stessa situazione contrattuale, in prestito alla Correggese, Serie D), Mengoli (addestramento tecnico anche per lui, andrà in prestito), Bernardini (in prestito al Fasano), Marra (in prestito in Serie D al San Nicolò Calcio Teramo), Bolognese e Cavaliere, che stanno cercando squadra in prestito.

Cosa è rimasto? Chi è salito con i "grandi"? Capristo, Chironi e Foscarini, gli unici tre in ritiro a Lorica, con in mezzo anche la "stravagante" acquisizione di Vicino, ex portiere di Gravina e Bisceglie, che "intasa" ancora di più gli spazi nulli o quasi per emergere di Foscarini e Chironi. C'era tanto bisogno di dare quattro portieri a Rizzo?

Nella sostanza la presenza tra i "grandi" dei ragazzi del settore giovanile del Lecce è pari a zero. Però sono arrivati elementi dall'esterno. Una scelta legittima, ripetiamo, che ci desta qualche perplessità ma che sarà misurata solo dai risultati, che speriamo confortino il DS Meluso e i suoi scouting venuti dall'esterno anche loro.

La nostra è solo un'analisi, che non può che rilevare come il "gruppo Berretti" ad oggi sia composto da Lerario, Cancelli, Lezzi, Giglio e Cortese. I soli cinque riconfermati per il prossimo massimo campionato giovanile. Amen.

Ecco, questo senso di infinita precarietà, dopo i disastri dell'era Tesoro, vorremmo tanto scrollarcelo dalle spalle, per sperare che almeno un Megelaitis, un Riccardi, un Valeri o un Vicino questo settore giovanile in ben due anni lo possa tirare fuori.

Diversamente il settore giovanile resterà solo una voce di costo, continuerà solo a gravare sugli azionisti, non tirando fuori nulla. Meluso ci pensi, che ci sono anche le "tasche" degli azionisti. Oltre all'orgoglio di fornire un diavolo di calciatore al Lecce dei "grandi". E' troppo tempo che non succede, con realtà attorno che stanno crescendo e sviluppandosi come funghi, con Miccoli che lavora bene a San Donato di Lecce e Chevanton e Bruno che fanno da attrattiva per la loro scuola calcio nel Sud Salento, ricca di agganci anche all'estero.

Sarà che siamo "antiquati", ma vorremmo ancora che fosse il Lecce, il settore giovanile da sognare per i ragazzi di questa terra. E non altri...