LECCE - Non ci sarà il 2° atto della lunga storia tra il Lecce e Giuseppe Palaia.

Precisazione - In una nota Palaia ha voluto precisare i motivi che impediscono il suo ritorno, dopo le indiscrezioni filtrate su alcuni organi d'informazione che hanno speculato non poco sul presunto ritorno del "dottore", dandolo per certo un giorno sì e un giorno pure. "Nei giorni scorsi - puntualizza Palaia - , prima della costituzione del nuovo staff sanitario del Lecce su alcuni giornali e siti era stata prospettata l’ipotesi di un mio ritorno nel ruolo ricoperto per circa 40 anni. Ebbene, solo per rispondere alle affettuose sollecitazioni di tifosi, amici ed estimatori, devo precisare che il mio unico contatto con la nuova dirigenza, da me non sollecitato né richiesto, mi ha consentito di prendere atto che non vi erano più le condizioni per tornare a vivere le indimenticabili esperienze vissute nel Lecce e sulla panchina giallorossa per 36 anni, dal 1977 al 2013.

Consulenza - "Difatti, a seguito di una telefonata dell’avvocato Saverio Sticchi Damiani prima e del consulente di mercato Romualdo Corvino, vi è stato un incontro nel corso del quale è stata prospettata l’ipotesi di un mio ritorno nello staff sanitario, ma con un ruolo diverso, una sorta di consulenza, diverso da quello sempre ricoperto. La mia storia nel Lecce ed i titoli professionali acquisiti negli anni mi hanno quindi suggerito di declinare subito l’invito, senza affrontare altri problemi di carattere operativo o economico".

Memorial Jurlano - "Resto naturalmente grande tifoso del Lecce, legato alla maglia ed alla tifoseria nel ricordo anche dell’indimenticabile striscione che la Curva Nord mi riservò in un momento terribile della mia vita. E lunedì sera sarò in panchina, accanto a Fascetti ed altri personaggi rivivendo le emozioni della 1° indimenticabile promozione del Lecce in serie A".