LECCE - Ecco la seconda e ultima parte del nostro breve film sul 2018 giallorosso diviso nei due semestri "d'oro" del Lecce di Liverani.

Ripartenza estiva - Smaltita la sbornia della promozione la società giallorossa fa una scelta radicale, rivoluzionando l'organico degli "eroi" del ritorno in B, sullo sfondo di una estate tribolata per il calcio italiano passato da una cadetteria a 22 a 19 squadre. Sul mercato il Lecce va: arrivano Lucioni, Falco e La Mantia, pezzi pregiati di una campagna rafforzamenti convincente. Però arriva anche uno scossone in Coppa Italia TIM: Piatek travolge il Lecce e mostra qualche lacuna di troppo nella architettura giallorossa, così arrivano in pochi giorni Scavone, Meccariello e Petriccione, tre che diventeranno "titolarissimi" del Lecce successivo.

Campionato - La trasferta di Benevento riporta il Lecce nel calcio che conta dopo sette lunghi anni: al "Vigorito" i giallorossi danno spettacolo, vanno avanti 3-0, poi si fanno incredibilmente rimontare 3-3. Ma è una prestazione che fa capire di che pasta è il Lecce che pure incasserà altre rimonte con Salernitana e Cittadella in casa. La sconfitta di Ascoli brucia, arriva senza giocare, con il peggior Lecce del campionato, ma poi inizia la marcia: vittorie con Venezia, Livorno e il capolavoro di Verona. La Mantia e Mancosu firmano un successo atteso da anni su un campo di prestigio, con 1200 tifosi provenienti da tutta Italia in un settore Ospiti da urlo. Esodo che si ripete a Carpi, per un'altra serata di gloria, con il gol decisivo di La Mantia che arriva al minuto 35 del 35° anniversario della morte di Lorusso e Pezzella. In mezzo il Palermo si prende tre punti al "Via del Mare" a due minuti dalla fine e i giallorossi rimontano a Foggia 2-2. La beffa di Brescia dopo la vittoria con il Crotone non scalfisce le certezze giallorosse: il Lecce torna in sella con il Padova in casa e strappa un punto 1-1 a La Spezia. Il resto lo scriverà il futuro...

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